Chi pensa che i prestiti personali siano ancora un retaggio di vecchie istituzioni o comportamenti del passato si sbaglia di grosso: l’avvento di internet e, in maniera particolare, dei social network, ha cambiato di molto le cose.
Prima di tutto sono arrivati i prestiti online, soluzioni di finanziamento che possono essere richieste direttamente su internet, da casa, 24 ore su 24, con procedure che, oggi, sono automatizzate al 100% grazie a società finanziarie all’avanguardia come Findomestic e Agos Ducato. La diffusione di questi finanziamenti è stata tale (anche grazie al vantaggio di offrire spesso delle condizioni economiche più convenienti della media) che abbiamo visto un vero e proprio “boom” di agenzie finanziarie e di banche online.
Da qualche anno a questa parte sta prendendo molto piede il fenomeno dei prestiti tra privati, noti anche come social lending.
Di cosa si tratta e come si può legare il mondo dei finanziamenti a quello dei social? Partiamo con il dire che i prestiti “social”, o tra privati, sono quelli che vengono concessi a dei privati da parte di altri privati. Non direttamente, però, bensì tramite società finanziarie intermediarie che operano per far incontrare la domanda e l’offerta. In Italia le più famose, abilitate autorizzate Consob, sono Smartika e Prestiamoci.
L’offerta è composta dal denaro di tutte quelle persone che hanno dei soldi messi da parte e vogliono investirlo, e per farlo scelgono proprio di usare i prestiti a privati. La domanda è, invece, composta da quei soggetti che si appoggiano ai finanziamenti tra privati per far fronte ad un certo bisogno economico che, magari, non può essere soddisfatto altrove o che, semplicemente, cercano condizioni di prestito più agevolate della media.
Tipici clienti delle agenzie di intermediazione finanziaria di prestiti sono sia autonomi (anche cattivi pagatori) che protestati, ma anche semplicemente lavoratori dipendenti che cercano cessioni del quinto classiche o pensionati che cercano dei prestiti a pensionati convenienti.
I vantaggi sono quelli che abbiamo anticipato prima:
- velocità nella fase di richiesta (in media si parla di una risposta ottenuta nell’arco di 24/48 ore al massimo);
- tassi di interesse vantaggiosi (spesso più vantaggiosi della media);
- possibilità per tutti di avere dei finanziamenti, anche per chi viene di solito rifiutato dalle agenzie finanziarie o dalle banche, grazie alla presenza di varie “classi di prestiti”, ad ognuna delle quali corrisponde un tasso di interesse diverso;
- per chi investe denaro, basso rischio di perdere la somma investita perché essa viene suddivisa in tante parti minori e prestata ognuna ad un soggetto diverso;
- per chi investe denaro, ottimi profitti, spesso più alti rispetto ad altre soluzioni di credito.
I prestiti sociali saranno il futuro?
E’ una cosa al momento difficile da dire, soprattutto perché quando si parla di internet è complesso fare una previsione che possa andar bene nel medio / lungo periodo, questo lo sappiamo bene.
Quel che è certo è che, osservando il trend che i finanziamenti online hanno avuto nel corso degli anni passati, il social lending ha un futuro che potremmo prevedere sufficientemente roseo, anche se ci sarà da combattere contro la naturale diffidenza delle persone verso ciò che ancora non si conosce bene.