Recentemente, alcune analisi di mercato hanno riportano la possibilità che i nuovi iPhone in vendita a partire dal 2018 possano essere equipaggiati con un modulo Dual SIM e con un modem a connettività Gigabit LTE.
Se effettivamente verranno confermate nei prossimi mesi, sarebbero due novità davvero molto importanti: se da un lato, infatti, il modulo Gigabit LTE non è mai stato implementato per limiti tecnologici ed architetturali, dall’altro Apple non ha mai nemmeno preso in considerazione l’adozione di un modulo Dual SIM (così come la possibilità di espandere la memoria esterna con schede MicroSD, tanto per citare una delle feature di cui sicuramente gli utilizzatori sentono la mancanza).
Ed è proprio questo secondo aspetto ad essere il più interessante, dal punto di vista dei possibili sviluppi: non solo è possibile che almeno uno dei nuovi modelli di iPhone avrà il supporto per la tecnologia Dual-SIM Dual Standby (DSDS, ovvero la possibilità di avere due SIM entrambe pronte a ricevere chiamate ed SMS) ma, a differenza degli altri telefoni DSDS esistenti che di solito supportano una tecnologia “inferiore” per quanto riguarda il secondo slot (ad esempio, LTE+3G o 3G+2G), si ritiene probabile che le prossime generazioni di iPhone supportino le connessioni LTE + LTE, con la speranza che la user experience ne risulti migliorata.
Perché il mercato Dual SIM è così interessante
D’altra parte, già da tempo diverse indagini di mercato riportano come l’uso di cellulari Dual SIM sia destinato a crescere, ad esempio per meglio conciliare casa e lavoro o per unire i benefici di un’offerta più allettante per l’uso “domestico” con quelli di un’altra offerta migliore quando si viaggia all’estero.
Intel, il colosso californiano produttore di processori, già sorride all’idea di poter “supportare” le forniture di Apple con la propria tecnologia LTE, in modo da contrastare ciò che gli analisti del mercato già preannunciavano da tempo, ovvero l’avvenuto sorpasso nella classifica di vendite di chip da parte di Samsung.
E’ comunque bene ricordare che, trattandosi di una semplice valutazione di mercato svolta in maniera indipendente e non di un business plan ufficiale di Apple (naturalmente impossibile da ottenere in anticipo), si dovrà prendere il tutto con le pinze e con il beneficio del dubbio.