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Hosting: cos’è, principali tipologie e a che cosa serve

    Si sente sempre più spesso parlare di hosting in relazione al corretto sviluppo di qualsiasi progetto digitale, ma spesso si ignorano informazioni importanti in merito a questo particolare servizio. Esso consente di rendere un portale con le varie pagine e sezioni che lo compongono correttamente visualizzabile sul web. La parola ‘hosting’ dal canto suo significa letteralmente ‘padrone di casa’, ovvero qualcuno che ospita. Gli ospiti in questo caso sono, appunto, i siti internet. Il servizio di hosting viene fornito dai web host, aziende che mettono i propri server a disposizione per l’utilizzo da parte di altre realtà imprenditoriali e persone che abbiano necessità di creare e veicolare un sito internet. Per destreggiarsi nel pianeta digitale, sempre in movimento e soggetto a rivoluzioni o aggiornamenti, è indispensabile affidarsi a un team come quello di eviblu.it, valutando così tra le molte soluzioni proposte quella che più fa al caso proprio. In sintesi, quando si parla di hosting si fa riferimento a uno spazio dove poter far risiedere i propri portali. Per creare un sito non basta comprare un dominio: si deve anche trovare un hosting che possa ospitarlo, in modo da agevolare lo sbarco di futuri visitatori.

    Quando si digita un URL nella barra di navigazione si innesca un meccanismo complesso che consente, in pochi secondi, di visualizzare la relativa pagina su qualsiasi device elettronico. Dopo aver scritto l’URL parte infatti una richiesta che viene inviata al web server dove si trova proprio la pagina che si vuole raggiungere. Le info riguardanti quella pagine vengono poi inviate dal web server stesso, subito prima di essere processate e infine correttamente visualizzate dal browser.

    VPS, server condivisi, cloud hosting e server dedicati

    E’ possibile scegliere tra diverse tipologie di hosting, si va da formule relative a servizi che richiedono l’investimento di pochi euro al mese per arrivare ad altre che invece costano migliaia di euro. Naturalmente molto cambia a seconda di quelle che sono le personali esigenze, soprattutto di budget, in relazione al progetto digitale da portare avanti.

    Ci sono innanzitutto forme di hosting condiviso, nell’ambito delle quali si possono affittare spazi di un server assieme ad altri clienti. Una formula interessante ed economica, perfetta nel caso in cui si debba aprire e gestire un sito che non vada oltre le 100mila visite mensili. Si parla poi di server dedicati quando si affitta un server fisico vero e proprio gestendolo in modalità remota sotto ogni aspetto. I risultati migliorano e c’è maggiore flessibilità, però sono anche necessari lavori di manutenzione ad hoc che – nel caso in cui non si possiedano le necessarie conoscenze digitali – devono essere affidati a un team tecnico di supporto. Ci sono infine il VPS (virtual private server), formula di hosting condiviso più performante, e il cloud hosting, relativo alle formule che non ricorrono a un server di tipo statico. Il primo in particolare offre le stesse possibilità di monitoraggio e flessibilità che offre un server dedicato, in tutti i casi i file possono trovarsi fisicamente su un server in condivisione con altri clienti. Nel momento in cui viene sottoscritto il piano di hosting, viene assegnato lo spazio dove caricare i propri materiali.

    Come si sceglie un hosting provider: le cose da sapere

    E’ essenziale scegliere un buon hosting provider poiché – soprattutto se si possiede un portale interessante e ricco di contenuti utili – solo affidandosi ai migliori servizi si può avere un sito veloce e adatto a ricevere molto traffico. Vediamo quali sono le principali caratteristiche da tenere in considerazione al momento della scelta. Si tratta di affidabilità, sicurezza, velocità dei server e tipologia di host impiegati. Per quanto riguarda l’affidabilità, un hosting dovrà offrire una perfetta assistenza ai clienti ed essere sempre attento alla gestione dei siti ospitati. Mentre in merito ai livelli di sicurezza informatica, visto che hacker e pirati sono sempre in agguato, è necessario erigere una barriera in grado di prevenire i sempre più sofisticati attacchi. La velocità è importante, perché consentirà di ridurre il tasso di abbandono (gli utenti online sono frettolosi e spesso distratti, poco pazienti). Infine anche la tipologia di server inciderà, specie per quel che concerne rapidità e reattività di smistamento delle richieste in arrivo da parte degli utenti.